Vent'anni fa ero molto più giovane, arrogante, con tante idee e molta confusione. Vent'anni fa iniziavo a comprendere quei meccanismi che governavano questo mondo. Venivano al pettine quei nodi nascosti ma che in molti, se non tutti, conoscevano. Si apriva un varco in quella buia e fumosa cortina, la chiamammo speranza, o almeno cosi la chiamavamo noi, sognatori per anagrafica. I giornali la chiamarono tangentopoli, in un groviglio di sbarre, manette, monete e volti strafottenti. Vent'anni fa sembrava aprirsi davanti a noi un futuro diverso, più equo, più umano, con un volto nuovo.
Vent'anni dopo sembra che niente sia accaduto, sembra che la storia si diverta a farci girare intorno al nulla per riportarci sempre negli stessi luoghi dove nulla cambia, tutto cambia, per rimanere uguale a se stesso. Vent'anni dopo non coltivo più quelle speranze, non ho più quelle arroganze, cammino per la mia strada, spesso m'illudo prima di rabbuiarmi. Mi volto spesso, sorrido amaro e torno a camminare su quel sentiero contorto e avvilente che qualche folle ha disegnato e qualche pazzo chiama patria.
Questioni di qualità o solo formalità? Continuerò a non studiare a non lavorare a non guardare la tivù. A non andare al cinema a non fare sport. A evitare le insegne luminose che attirano allocchi. A non essere pigro di testa. A non mentire. Ma ben vestito, quello si
Questioni di qualità o solo formalità? Continuerò a non studiare a non lavorare a non guardare la tivù. A non andare al cinema a non fare sport. A evitare le insegne luminose che attirano allocchi. A non essere pigro di testa. A non mentire. Ma ben vestito, quello si
venerdì 17 febbraio 2012
domenica 5 febbraio 2012
Infezione
Non ho mai avuto fretta. Ho sempre preferito aspettare, osservare lo scorrere , le persone passare, oggetti cadere. Immaginare.
Sono qui, come se il mio essere fosse altrove. Attendo altra neve che cadrà dal cielo.
Accarezzerà le nostre terre ormai aride, ridando quiete silenzio e speranza ad un mondo oramai infetto.
Sono qui, come se il mio essere fosse altrove. Attendo altra neve che cadrà dal cielo.
Accarezzerà le nostre terre ormai aride, ridando quiete silenzio e speranza ad un mondo oramai infetto.
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