Questioni di qualità o solo formalità? Continuerò a non studiare a non lavorare a non guardare la tivù. A non andare al cinema a non fare sport. A evitare le insegne luminose che attirano allocchi. A non essere pigro di testa. A non mentire. Ma ben vestito, quello si

martedì 27 dicembre 2011

Il Partigiano

La felicità della democrazia, la felicità di essere, di sentirsi uomini liberi. Tutti, liberi di vivere la vita nelle sue infinite forme, di manifestare, di realizzarsi come cittadini, di assumere diritti e doveri.
Questa felicità non è un bene astratto o uno stato ideale irrealizzabile, è qualcosa di estremamente concreto e cogente, qualcosa che ha spronato una generazione a volere e a fare la guerra partigiana, la guerra di liberazione dagli occupanti tedeschi.
Siamo liberi ma la mediocrità della vita ci sta soffocando. Apro la televisione, i giornali, ascolto le radio: è una marea di falsità e di stupidità che non ci dà tregua. Seguo i dibattiti politici, un bla bla bla ripetitivo, parole elusive prive di senso, una recita che ha dell’osceno perché capisci benissimo che i buoni intenti sono una copertura, un diversivo, e che al contrario tutti pensano ai buoni affari. Da cui una sorta di nausea per la politica in generale, vissuta come un colossale inganno e presa in giro.
La democrazia è il modo migliore di vivere associati, le sue forme sono le migliori, le sue ragioni inoppugnabili, ma se lascia che gli interessi privati prevalgano sui generali può diventare oggetto di feroci critiche e di odio, come all’inizio del secolo scorso, quando l’odio per la democrazia divampava in tutta Europa e creava i mostri del fascismo.

Giorgio Bocca (1920-2011)

mercoledì 14 dicembre 2011

Scatti

Osservare una fotografia è come rivere quell'attimo in cui l'hai scattata. Devi immortalare l'immensità di quel perduto millesimo di secondo, carpirne la sensazione che ti da nel momento stesso in cui la osservi, in cui ti entra sotto pelle, dentro il cervello. Evitare di elaborarla con occhio critico o tecnico. Solo così sarà la poesia dell'immagine ad aprirsi nella mente. Sarà una mano invisibile a condurci in quei luoghi fermi nel loro movimento instabile. E le molecole vibreranno creando quell'alienazione spazio temporale chiamata nostalgia.