Questioni di qualità o solo formalità? Continuerò a non studiare a non lavorare a non guardare la tivù. A non andare al cinema a non fare sport. A evitare le insegne luminose che attirano allocchi. A non essere pigro di testa. A non mentire. Ma ben vestito, quello si

venerdì 28 gennaio 2011

La politica (e i sentimenti) ai tempi del bunga bunga

Nell'eccitante, ça va sans dire, panorama politico del 2011 d'Italia, continuo a provare a capire cos'è davvero la politica. Ogni momento di più.
L'altro giorno la sala piena, più di cento persone alla conferenza dei servizi indetta per il progetto sull'eolico. progetto che avrà ricadute importanti sul nostro territorio, in tutti casi. Ho capito un po' di più cosa vuol dire tentare di fare qualcosa per le mie terre. Ho capito che prima di tutto bisogna avere una visione, un'idea per poterti confrontare. Ho capito che c'è molta malafede nelle persone è risaputo e neanche troppo scoraggiante. Mi scoraggiano di più i luoghi comuni e la mancanza di coraggio di buona parte della classe dirigente. Il dover mediare tra interessi economici e interessi sociali per poter portare giovamento a chi in queste terre ci vive senza arrivare all'esasperazione. Se mi dicono se sei pro o contro alla TAV in Val Susa la mia risposta è chiara: contro, e non sto a motivare perchè mi dilungherei, ma è chiaro che una lobby molto forte cavalca quel progetto per meri interessi privati. Se mi chiedono se sono pro o contro all'eolico rispondo convinto: si, sono favorevole. Perchè è giunto il momento di ridare dignità e forza a zone che hanno fatto molto per il paese e nonostante questo siano state dimenticate. Perchè prima o poi è giusto che ognuno faccia la sua parte. Perchè se c'è volontà di miglioramento deve esserci anche una volontà di tutela e rispetto dei nostri paesaggi. E con forza cercare in tutti i modi di migliorare le nostre condizioni di vita, rispettando fino in fondo ciò che ci circonda. E qui mi viene in mente una frase: "Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia".
Poi ti ritrovi a leggere e ad ascoltare la realtà della politica italiana e non puoi certo biasimare le critiche che emergono. Ma come per la natura dove è importante preservare la biodiversità, è importante preservare la biodiversità anche in politica. Perchè non è come dice la vulgata popolare, non è tutto uguale, non siamo tutti uguali e spesso la "vera politica è come l'amore. Si nasconde".
Non sopporto i "talebani" ora mi trovo ad avere a che fare con loro. Non vuoi le centrali nucleari e neanche le fonti rinnovabili? Può non essere un problema nella tua ottica, basta che chi lo pensa sia coerente con questo pensiero tutti i giorni della sua vita.
Non vorrei vedere anche qui quello che sto vedendo altrove, ben sapendo che "ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno". Fa male vedere piccoli paesi parte del tuo "essere", in agonia, il cui breve futuro e in mano a pochissimi coraggiosi con tanti anni sulle spalle, con una storia già scritta. Ripenso ad una sera all'osteria dove alcune persone fuggite a cercar fortuna in città avevano una sorta di rimorso ad aver lasciato il paese, vedere che quel posto era oramai sul confine della decadenza. Non voglio che ricapiti in altri luoghi. Per farlo ci vuole coraggio e determinazione. Mettere da parte sterili ideologie e rancori. E' necessario essere uniti ma soprattutto ci vuole sentimento, passione, tanto amore. E follia, tanta follia.

mercoledì 19 gennaio 2011

In un bar, sotto il mare

In queste mattine nonostante le solite abitudini, i soliti orari c'è qualcosa di diverso fuori. Ad attendere i miei occhi ancora altrove c'è un alba silenziosa, limpida ancora scura dove le ombre risaltano i colori dell'orizzonte e Venere sembra osservarci da lassù. Appena sotto è come tuffarsi nelle profondità dell'oceano, mi immergo in una densa nebbia dove i raggi del sole non penetrano, diventano un ricordo. Mi ritrovo a pensarci in quel bar davanti al solito caffè, leggendo le pagine porno dei quotidiani di questi giorni. Ricordo libri e dischi, scritti, suonati in bar sotto il mare. Tutta la giornata passata circondato da aria umida e bagliori di lampioni. Quasi fosse una dimensione parallela dove il tempo scorre in modo diverso ed i secondi si dilatano, a volte più brevi, a volte più lunghi. Fino a sera dove correndo su asfalti umidi salgo lentamente verso le rive di quell'oceano mentale. Avvicinandomi  alla superficie la luce inizia a filtrare cambiando nuovamente i contorni, le prospettive. Velocemente riemergo e come a prender fiato la bocca mi si apre, tra lo stupore e l'automatico. A rivelarsi davanti a me è un tramonto dai colori ancora deboli su un mare bianco che entra tra le valli come se d'un tratto fossi catapultato in qualche terra del nord. Ad est la luna è enorme, rosa, li, quasi la puoi sfiorare.
Come due dimensioni, terre sommerse e terre emerse.
Intanto il sole cala lentamente nel suo continuo andirivieni.
E' cinque giorni che è così, è cinque giorni che ne rimango stupito.

martedì 18 gennaio 2011

In questi labirinti

Posso godere di questo sentimento.
Posso toccarlo, abbracciarlo accoglierlo, osservarlo. Respirarlo.
Nonostante questi labirinti, nonostante gli sbagli, nonostante i colori.
Ne godo guardando chi non è davanti a me nello sfuggire del tempo, del passar delle lune.
Nonostante i miei inespugnabili labirinti, dove sogni e realtà si scontrano tornando polvere.
Quella polvere che fluttua nell'aria che respiro avidamente.
Ho la pienezza dentro me dell'emozione che mi avvolge.
Ho il calore, la poesia di questa amabile follia.

venerdì 14 gennaio 2011

Indignez-vous!

“Non vi esasperate, ma sperate e indignatevi! La peggiore abitudine è l’indifferenza. Indignarsi è il primo passo per impegnarsi”