Questioni di qualità o solo formalità? Continuerò a non studiare a non lavorare a non guardare la tivù. A non andare al cinema a non fare sport. A evitare le insegne luminose che attirano allocchi. A non essere pigro di testa. A non mentire. Ma ben vestito, quello si

venerdì 18 febbraio 2011

Probabilmente

Probabilmente condurre questa danza comporta rischi, di cui non c’era bisogno.
Ma la spirale densa di questa cadenza ci trascina e non pensiamo più a nulla,
fra questa gente colta che impiega continuamente senza errori
congiuntivi, preservativi e formule di cortesia.
E alla fine dei conti che cosa abbiamo capito del nostro viaggio in fondo alla noia?
Probabilmente ci presenteranno il conto alla fine della canzone.
Probabilmente le stelle si spegneranno alla fine della canzone.
Probabilmente creperemo con gli occhi trafitti dalla luce potente Di Dio
o qualche altra sacra diavoleria
E alla fine delle parole ci si dovrà accontentare degli applausi virtuali dei sordomuti.
Tra questa gente che ci sente bene ma che ascolta solo il silenzio,
tra questi riciclatori di denaro sporco e questi anneritori di voci bianche,
tra questi meticci che ci fregano il posto in galera.
Probabilmente, si, probabilmente.
Probabilmente ci si sentirà un po’ più scemi alla fine della canzone.
Probabilmente gli sbirri arriveranno alla fine della canzone.
Probabilmente bisogna schiodarsi dalla linea di tiro di questi maleducati
che impallinano tutto ciò che non riescono a capire. E questa danza ha passi molto complicati.
Tra questa gente che sa trovare le parole giuste quando si muore,
in mezzo a coloro che cadono con gran dispiacere degli assicuratori.
Logora pensare che c’è sempre un bastardo in agguato,
o indossare magliette con la faccia dei propri morti preferiti.
Così fanno, poi se ne vanno.
Tre giravolte ed è la fine di sta cazzo di canzone.

G. Canali

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