Questioni di qualità o solo formalità? Continuerò a non studiare a non lavorare a non guardare la tivù. A non andare al cinema a non fare sport. A evitare le insegne luminose che attirano allocchi. A non essere pigro di testa. A non mentire. Ma ben vestito, quello si

lunedì 14 febbraio 2011

Ci vuole fortuna


Quella serata fredda in riva al mare, quel messaggio che arrivò sul mio cellulare, il brivido. Lo seppi così, insieme a pochi amici chiusi in un locale davanti ad un mare agitato. Era finita un epoca, pensai. Rivivevo le passioni che aveva saputo scatenare e non solo a me. Rivedevo chi non c'era più. Ricordavo la prima volta che lo vidi. proprio li, davanti al mare. Ricordavo le sue salite e la voce di De Zan.
Le sue fughe, i suoi scatti, come un fuggire in solitudine dal mondo. C'era la storia in quelle immagini, una reazione inconsapevole alla solitudine. Il suo scatto secco mentre la strada sale sotto le sue ruote, sempre di più. Una delle cose da salvare, da celebrare. L'emozione era un'ascesa verso vette impossibili e dopo tutto non capivi il perchè. L'ho vissuto e non lo dimentico, sarà per via di quegli anni di improvvisi cambiamenti, sarà perchè c'era la poesia nascosta od osservarlo a tifare per lui. Mentre la fine giungeva in una fredda camera d'albergo in riva al mare,come una coincidenza, tra disordine e letti sfatti, spazzando via le troppe parole, i finti amici, le finte gioie, le sfortune. Ci vuole fortuna, nella vita. "Ci vuole fortuna anche a morire. Non serve volare, ci vuole fortuna, anche per essere un Dio ci vuole fortuna. Perchè non basta la luna in certe sere. Non basta la luna, quando gli amici non si trovano gratis, ci vuole fortuna".
Da quel giorno tutti gli anni mi ricordo di San Valentino, da quel giorno tutti gli anni la malinconia sale sui pedali, fugge in salita. Senza meta.

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