Questioni di qualità o solo formalità? Continuerò a non studiare a non lavorare a non guardare la tivù. A non andare al cinema a non fare sport. A evitare le insegne luminose che attirano allocchi. A non essere pigro di testa. A non mentire. Ma ben vestito, quello si

venerdì 31 dicembre 2010

Decade di decadenze

31 dicembre 2010 ore 23,59 Fine degli anni zero.
Se avevo dubbi, certezze, incertezze ad inizio secolo vedendo il mondo incominciare a ruotare in senso scomposto, una decade dopo posso dire di essere stato cattivo profeta. Mio malgrado.
La bellezza sembra fuggita da qui, forse si nasconde molto bene ed è sempre più difficile trovarla.
L'edonismo è egemone, la socialità ne paga conseguenze distruttive. Non ci sono più i fuochi che ricordavo e le parole si ripetono all'infinito, disperdendo il senso della loro stessa esistenza. La poesia muore lentamente, atrofizzata, resa inerme dal divenire di anni veloci, divorati da superficialità e capricci immediati.
Anime decadenti in mezzo a vite decadenti, sensibilità tanto diverse quanto sono diverse le storie che le circondano. Storie che più non si ritrovano, più non si incontrano.
Ciò che rimane sono solo poche fotografie da riguardare con brividi e sospiri, molte da osservare assaporando il gusto amaro che sprigionano. La neve, quella mano che mi accarezzava sono già un ricordo.
C'è vento, e controvento andrò.  Mi troverete come sempre là, seduto dalla parte del torto senza voglia ne desiderio di alzarmi per sedermi dalla parte della ragione. Lascio volentieri ad altri quell'onore.
Chiamatela pigrizia se volete. Auguri

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