Questioni di qualità o solo formalità? Continuerò a non studiare a non lavorare a non guardare la tivù. A non andare al cinema a non fare sport. A evitare le insegne luminose che attirano allocchi. A non essere pigro di testa. A non mentire. Ma ben vestito, quello si

martedì 10 maggio 2011

La primavera non basta

La primavera non basta. Non basta l'aria fresca che porta con se il sale dal mare laggiù, in fondo a quella discesa, quella maledetta discesa. Non bastano gli amici che pedalano al tuo fianco, che si lanciano in discesa insieme a te attendendo la quiete della sera in un albergo disperso in ogni parte del mondo. Non bastano le persone che ti seguono, che ti aspettano a casa. Non bastano la fatica e i dolori, la lieve felicità di trovarti li, fare quello che desideri di più nella tua vita, sotto il sole e nella pioggia. Scompaiono quei colori nel buio nascosto di un muretto, li per caso. Secondi lunghissimi. Il gruppo fugge, nel passo veloce dell'inconsapevolezza. Fugge la tua vita, li, con loro. Il buio. Le luci si spengono su quel fazzoletto d'asfalto scuro, tagliente. Lontano, disperso nel verde. E le luci si spengono, non c'è arrivo, non c'è traguardo non c'è più nulla. Solo un continuo pedalare, lentamente sulla strada più ripida che si possa incontrare, Schivando i pericoli della retorica, inutile, obbligata. E tutto tace. In questo silenzio, la primavera non basta.

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